Il terremoto del Cile dalla zona d’ombra
Stanotte il nostro sismometro SEP ha registrato il forte terremoto (magnitudo Mw=8.3) avvenuto alle ore 22.54 UTC lungo le coste del Cile. Ecco come appaiono due ore di registrazione del segnale a partire dal tempo origine.
Le prime onde arrivano dopo circa 14 minuti, ma non si tratta di un primo arrivo particolarmente evidente. Vediamo il perché. Stiamo registrando un terremoto che è avvenuto a circa 12000 km di distanza che corrispondono a una distanza angolare di circa 106 gradi.
Ci troviamo dunque nella cosiddetta zona d’ombra, ovvero la zona compresa tra 104 e 140 gradi di distanza angolare entro la quale non vengono registrate le onde P dirette. Infatti tra il nostro punto di osservazione e l’ipocentro del terremoto si trova il nucleo esterno che è allo stato liquido. Il suo effetto sul passaggio delle onde P è quello di rallentarle e provocarne la diffrazione, mentre le onde S sono completamente schermate (essendo onde di taglio non si possono propagare nei liquidi).
Nella figura sottostante mostriamo il percorso di alcune fasi che costituiscono i primi arrivi delle onde dal Cile (l’ipocentro del terremoto è rappresentato dalla stella gialla mentre il punto di osservazione dal triangolo rosso). In particolare l’onda P diffratta (Pdiff) ha un tempo di arrivo teorico di circa 14 minuti. Seguono poi le altre fasi come PKiKP e PP (che, pur percorrendo traiettorie molto diverse arrivano dopo circa 18 minuti), seguite dalle SKiKP (a 22 minuti) e infine dalle SKS (25 minuti).
Per un approfondimento sulla nomenclatura delle varie fasi sismiche e sugli effetti della zona d’ombra vi rimando a questo documento dal sito IRIS. Ma il sismogramma è dominato dagli arrivi delle onde superficiali, che vediamo nella traccia filtrata eliminando le frequenze superiori a 10 secondi in questa figura.
Il treno principale delle onde superficiali arriva dopo circa 60 minuti: tali onde si propagano in superficie dove le rocce sono meno compatte e sono quindi più lente delle onde che attraversano l’interno della Terra. Possiamo stimare che le onde osservate hanno percorso i 12000 km che separano Pisa dal Cile in circa 60 minuti, con una velocità risultante di circa 3.3 km/s.